Il ruolo di Efr3b non è più un mistero

 

 

ROBERTO COLONNA

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XXI – 03 febbraio 2024.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

Si hanno ormai molti dati su Efr3b ed è noto, ad esempio, che i suoi livelli più alti sono stati trovati nel cervello di topo, ma fino ad oggi il suo significato fisiologico era rimasto un mistero. Un nuovo studio condotto da Xiaojie Wei e colleghi coordinati da Binggui Sun ha gettato luce su un possibile ruolo nei comportamenti sociali, individuando anche i meccanismi che legano Efr3b al comportamento.

I ricercatori hanno innanzitutto rilevato un’altissima espressione di Efr3b nelle regioni CA2 e CA3 dell’ippocampo; poi hanno verificato che Efr3b è essenziale per il mantenimento dell’eccitabilità dei neuroni piramidali di CA2; infine hanno rilevato, verificato e dimostrato, che il difetto di Efr3b nei neuroni piramidali della regione ippocampale CA2 causa deficit sociali nei topi.

(Wei X. et al., Efr3b is essential for social recognition by modulating the excitability of CA2 pyramidal neurons. Proceedings of the National Academy of Sciences USA – Epub ahead of print doi: 10.1073/pnas.2314557121, 2024).

La provenienza degli autori è la seguente: Department of Anesthesiology of the Children’s Hospital and School of Medicine and National Clinical Research for Child Health, Zhejiang University, Hangzhou (Cina); Key Laboratory of Medical Neurobiology, School of Brain Science and Brain Medicine, Zhejiang University, Hangzhou (Cina); children’s Hospita and School of Translational Medicine, Zhejiang University, Hangzhou (Cina); Sino-Danish College, University of Chinese Academy of Sciences, Beijing (Cina).

L’attività dei neuroni piramidali della regione CA2 dell’ippocampo è associata al comportamento sociale; numerose evidenze supportano il ruolo causale di queste cellule nervose ippocampali per comportamenti sottoposti a verifica sperimentale, ma i meccanismi molecolari responsabili sono ancora in massima parte ignoti.

Efr3b, una proteina essenziale per il metabolismo dei fosfolipidi della membrana plasmatica, è ampiamente espressa nell’encefalo dei mammiferi in varie aree del cervello e, particolarmente, nelle aree CA2/CA3 dell’ippocampo. Xiaojie Wei, Binggui Sun e colleghi hanno specificamente indagato questa molecola per esplorare la possibilità di un suo ruolo nei meccanismi di comportamento sociale, prendendo le mosse dal tentativo di accertare il significato neurofisiologico generale nel cervello di topo. A questo scopo, i ricercatori hanno generato topi Efr3bf/f e li hanno incrociati con topi Nestin-cre, per ottenere un’eliminazione specifica di Efr3b nel cervello.

Ottenuti modelli murini di deficit della proteina essenziale per il metabolismo fosfolipidico, Wei e colleghi hanno sperimentalmente verificato che il deficit cerebrale di Efr3b compromette la capacità fisiologica di riconoscimento della novità sociale, e fa registrare una selettiva ipoeccitabilità dei neuroni piramidali della regione CA2 dell’ippocampo.

Dopo questo risultato, i ricercatori hanno sperimentato il knockdown specifico di Efr3b esclusivamente nei neuroni piramidali di CA2 nei topi C57BL/6J, e l’esito degli esperimenti ha mostrato con evidenza che era sufficiente la riduzione di Efr3B nelle cellule piramidali di questa regione ippocampale perché si determinassero i due effetti causati dall’eliminazione della proteina in tutto il cervello: difetto di riconoscimento della novità sociale e riduzione dell’eccitabilità degli stessi neuroni. Wei e colleghi hanno allora sperimentato, negli stessi topi con deficit di Efr3b, il ripristino dell’espressione di Efr3b selettivamente deleta nei neuroni piramidali di CA2, accresceva l’eccitabilità di queste cellule e migliorava le prestazioni nel riconoscimento della novità sociale nei topi con espressione deficitaria della proteina.

Si è provveduto poi alla stimolazione diretta con metodo chemogenetico dei neuroni piramidali di CA2 in topi con deficit di Efr3b, e si è rilevato l’evidente miglioramento del comportamento sociale.

Presi nell’insieme, i risultati di tutti gli esperimenti condotti da Wei e colleghi, per il cui dettaglio si rimanda al testo integrale dello studio originale, dimostrano che Efr3b, modulando l’eccitabilità dei neuroni piramidali di CA2, svolge un ruolo essenziale nel riconoscimento della novità sociale e, verosimilmente, in altri comportamenti sociali.

 

L’autore della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).

 

Roberto Colonna

BM&L-03 febbraio 2024

www.brainmindlife.org

 

 

 

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